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Mons. Marini tra di noi

Alla domanda – cosa ci consiglia per non perdere mai di vista i nostri sogni? Monsignor Guido Marini – in visita oggi al nostro Istituto ha risposto: “Ragazzi, credo che la cosa più importante sia prendersi sempre sul serio e lasciarsi coinvolgere. Siate all’altezza del vostro cuore, il vostro cuore è fatto per cose grandi perché il Signore vi ha voluto protagonisti, autori del vostro futuro”E ancora “… i sogni muovono dentro, mettono in cammino, ti fanno fare strada…” È stata un’intervista serrata…sui toni di “Sogna ragazzo sogna” di Vecchioni che gli studenti della Scuola Secondaria di I grado hanno cantato, voce e strumenti, a Monsignor Marini appena ha fatto ingresso in salone accogliendolo con la grinta ed il ritmo rock della loro giovane età. Prima di loro il Vescovo ha incontrato i bambini e le bambine della Scuola Primaria che lo hanno salutato con un canto e anche qui si è potuto discorrere di sogni, di radici e di compagni di cammino. Mons. Marini ci ha parlato di un giovane Guido in spiaggia, con il padre, a cercar conchiglie. Ci ha raccontato del suo stupore nello scorgere il rumore del mare che mai più lascerà la conchiglia ovunque essa sarà. Ci ha rivolto l’augurio di tenere sempre dentro – come fa la conchiglia col mare – il segno della presenza di Gesù. Se sarà accolto in noi, se avremo la capacità, tendendo l’orecchio, di percepire la Sua vicinanza e di ascoltarlo, allora sapremo di avere un’origine, un punto di riferimento fermo e sicuro. Se sapremo vedere nel nostro compagno un vero compagno di viaggio da sostenere e che ci sostenga allora la nostra vita sarà vera e piena.Con i più piccoli della Scuola dell’Infanzia gli applausi di benvenuto hanno ceduto il passo ad una bella canzone sulla Pace, quella che tutti desideriamo e che ognuno di noi deve impegnarsi a costruire nel quotidiano. Mons. Marini ha “giocato” con loro utilizzando la manina destra. Ogni dito ha il compito di ricordarci una semplice parolina e insieme una preghiera a tu per tu con Gesù da ripetere ogni giorno, più volte al giorno.”Gesù (sul pollice) Ti (indice) voglio (medio) tanto (anulare) bene (mignolo)… la possiamo recitare appena alzati oppure prima di andare a dormire, in un momento qualsiasi della giornata. La mano destra sarà sempre lì a ricordarci che sulla punta delle nostre dita possiamo pregare e insieme ricordarci che Gesù ci è accanto, proprio al fianco. Tante voci insieme possono costruire qualcosa di bello, così bello e forte che ci farà sentire ed essere più buoni, più attenti, in pace e costruttori di Pace.I saluti e gli abbracci sono il segno di un grande affetto da entrambe le parti, a tutte le età.Ci siamo sentiti emozionati e felici di poter accogliere il Vescovo tra noi e lui ci ha ripagati con gesti concreti di vicinanza e amore. Grazie, infinitamente! Grazie per questi bei momenti in cui ci sentiamo comunità unita!

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